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I centri della tessitura sarda – Art Nomade Milan

di Elisabetta Roncati
centri tessitura sarda

Abbiamo già più volte menzionato nel corso di questo approfondimento numerosi centri grandi e piccoli dell’Isola: è arrivato il momento di fare una ricapitolazione geografica ?

centri tessitura sardegna

Se ci avete seguito nelle puntate precedenti non vi stupirà sapere che quasi ogni angolo della Sardegna ha sviluppato una particolare forma di tessitura con materiali, disegni ed altre caratteristiche che la rendono unica. Ce ne siamo accorti anche dalla varietà di terminologie che ogni tanto vi abbiamo riportato. Ed è proprio per preservare quest’arte e le altre numerose attività artigianali del territorio (lavorazione dell’argento, della ceramica, del rame, cestineria, coltelleria) che, grazie ai contributi della Regione Autonoma della Sardegna e della Comunità Europea, sono sorti in tutto il territorio i centri pilota I.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano).  In questi spazi si organizzano corsi di formazione, si mettono a disposizione dei creativi laboratori di produzione e sale espositive finalizzate anche alla vendita delle produzioni.

Ma torniamo alla nostra summa geografica. Vi consigliamo di appuntarvi le zone menzionate per una prossima vacanza sull’Isola.

PROVINCIA DI SASSARI

Ci troviamo nella Sardegna nord-occidentale ed i centri di OSILO, VILLANOVA MONTELEONE,   ITTIRI, BONORVA E PLOAGHE conservano un’importante tradizione tessile. Proprio per preservarla negli Anni Sessanta e Settanta del Novecento questi comuni furono scelti per primi per avviare una campagna di sostegno dell’attività artigianale. Ancora oggi, seppur tra notevoli difficoltà, si cerca di preservarla. Ad essi si aggiunge anche AGGIUS, senza dubbio il comune più rappresentativo dell’artigianato tessile gallurese, forte di un’antica tradizione, attestata sin da epoca preistorica dal ritrovamento di una grande quantità di fusi, fusaiole e pesi da telaio. Addirittura, ancora nella prima metà dell’Ottocento, si narra che ad Aggius ogni famiglia possedesse almeno un telaio.

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I centri della tessitura – Art Nomade Milan

PROVINCIA DI ORISTANO

Ci spostiamo ora in provincia di Oristano segnalandovi i centri di MORGONGIORI e MOGORO, a poca distanza uno dall’altro. Anche qui, con il passare del tempo, la tessitura è stata progressivamente abbandonata o si è modificata in base a nuove esigenze di gusto e di mercato. Vista la particolarità dei manufatti tessili che erano prodotti, i due comuni sono stati i principali centri di due inchieste sul campo svolte da alcuni ricercatori tra il 1984 e il 1986 e aggiornate di recente. Sempre nella stessa provincia importante è anche il ruolo svolto dal comune di BUSACHI. Qui si producevano tele di lino, coltivato localmente, infatti è molto facile reperire nel paese attrezzi tradizionali per la sua lavorazione.

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I centri della tessitura – Art Nomade Milan

SARDEGNA CENTRALE

A cavallo tra le provincie di Sassari e di Oristano, meritano una menzione a se stante i comuni di NULE (SS) e di SAMUGHEO (OR). Nel primo si è sviluppata una particolare produzione di tappeti che rappresenta, nell’artigianato tradizionale sardo, una voce “fuori dal coro”. È proprio a Nule che storicamente si attesta per la prima volta l’utilizzo di colori sgargianti che si impongono sui tipici e sobri tessuti a strisce bianche e nere.

La portata di questa novità è stata tale che nell’immaginario popolare si diffuse una leggenda. Il moro Bolìn, proponendo all’amata Milena di sposarlo mentre tesseva una coperta bianca e nera, le promise di rivelarle il segreto per estrarre i colori dalle piante e dalle erbe. Il tappeto di Nule viene perciò considerato, a livello leggendario, come il frutto dell’unione tra un gesto d’amore esterno e la capacità popolare. Il sol modo per ottenere un risultato così innovativo ed originale.

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I centri della tessitura - Art Nomade Milan
I centri della tessitura – Art Nomade Milan

Samugheo viene definito per antonomasia il “paese del tessile”.  Per decenni la tessitura è stata il settore trainante dell’economia locale. A Samugheo si producevano dalle coperte alle bisacce, dai tovagliati alle lenzuola, dagli asciugamani alle tende, dai coordinati da camera alle lampade, dagli arazzi ai tappeti, dai centrotavola alle tappezzerie. Non a caso proprio a Samugheo è sorto il Murats, Museo Unico Regionale Arte Tessile Sarda. La produzione, seppur in quantità minore, procede tutt’ora tanto che la Regione Sardegna ha attribuito alla zona il riconoscimento di Distretto Tessile. Sul territorio si contano più di 20 laboratori a carattere industriale, con oltre 160 dipendenti. Inoltre, il consorzio di un gruppo di imprese del settore ha raggiunto l’importante obbiettivo dell’ottenimento di una sorta di marchio DOC (denominazione d’origine controllata) per i prodotti tessili.

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PROVINCIA DI CAGLIARI

Già nella prima metà dell’Ottocento a ISILI la tessitura era particolarmente sviluppata e diffusa, raggiungendo risultati d’eccellenza. Ma fu solo nel 1907, con l’apertura della prima scuola tessile, che alla normale produzione domestica (che solitamente serviva a soddisfare le esigenze del quotidiano o delle occasioni festive o rituali) venne affiancata la produzione di manufatti destinati alla vendita ad ampio spettro. Anche la lavorazione del rame, così cara all’intera Sardegna, ha visto a Isili una vera e propria culla di eccellenza. Ad oggi sono entrambe pressoché scomparse, ma un piccolo museo, il MARATE, ne preserva la memoria.

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I centri della tessitura – Art Nomade Milan

Si ringraziano @visitsardinia e @cagliariairportofficial

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