InsightART
Quante volte, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad attribuzioni affrettate e spesso dettate dalla suggestione di una possibile autenticità delle opere d’arte?
Essendo l’attribuzione una mera opinione e non un dato scientifico, il risultato è una continua perdita in termini di serietà.
Questa, purtroppo, è la conseguenza di un mercato spesso troppo inflazionato, distorto e poco trasparente. In realtà il problema più grande è che la superficialità nelle attribuzioni non inficia solamente le dinamiche della compravendita, ma anche la conservazione e la tutela del patrimonio culturale mondiale. Conoscere un oggetto d’arte non significa solamente capire cosa rappresenta o il suo senso. Significa comprendere la storia, i materiali, le modifiche che ha subito nel corso degli anni, dei secoli o dei millenni.
E se vi dicessimo che una tecnologia all’avanguardia permette di scoprire, in un modo più che mai accurato, tutto ciò che dobbiamo sapere per considerare adeguatamente un manufatto artistico?
InsightArt
InsightArt utilizza una metodologia originariamente sviluppata dal CERN, oggi usata anche dalla NASA, chiamata RToo. Si tratta di un robot dotato di due bracci: uno provvisto di uno scanner a raggi X di ultima generazione, l’altro di un sensore in grado di misurare la lunghezza d’onda dei singoli fotoni con una precisione di oltre 55 micrometri. È la fisica delle particelle a costituire la base di questa innovativa tecnologia, sottolineando come il procedimento della conservazione e dello studio delle opere d’arte sia estremamente connesso agli approcci scientifici e agli studi tecnici, fisici e chimici prima che artistici.

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Probabilmente vi starete chiedendo cosa ci sia di diverso dagli attuali procedimenti di scansione ai raggi X. Ebbene, se tradizionalmente i risultati di questo tipo di analisi sono in bianco e nero tramite RToo non solo si possono ottenere scansioni a colori, ma è anche possibile riconoscere i diversi materiali di cui è composta l’opera. Ad esempio questo permette, soprattutto in fase di restauro, di riconoscere lo strato originale di un dipinto e distinguerlo da possibili modifiche apportate successivamente. Far tornare alla luce capolavori nell’esatto modo in cui il loro autore li aveva intesi e realizzati è una possibilità inedita e imperdibile.
Ma non è finita qui: un grande limite delle tradizionali scansioni è l’essere esclusivamente vincolati ad una sostanziale bidimensionalità. RToo, invece, è in grado di analizzare anche oggetti tridimensionali, come vasi o sculture. Si tratta di un’opportunità senza precedenti per poter comprendere e tutelare al meglio tutti i tipi di manufatti artistici in modo scientifico. InsightArt è l’esempio perfetto di un utilizzo sano e costruttivo della tecnologia. Questa, infatti, deve essere sfruttata per arrivare dove l’essere umano da solo non può. Siamo per caso di fronte all’inizio di una svolta verso un mondo (e un mercato) dell’arte più onesto, serio e affidabile? Non lo sappiamo, ma senza dubbio InsightArt si pone sulla retta via.
2 commenti
Interessantissimo!
Grazie mille!!