Laura Fantini artista iperrealista da Bologna a New York
Talenti emergenti
In particolar modo l’abilità dei maestri del vetro veneziani, grazie agli scatti della giovane promessa del panorama artistico Lucrezia Roda, giovane comasca classe 1992.
- Nuovi orizzontiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergentiTalenti emergenti
artists for PRIDE: intervista a Federica Sutti
Un live painting tenutosi nella Pride Square di Piazzale Lavater, tre opere donate sul palco del Pride ad altrettanti attivisti stranieri della comunità LGBTQIA+: questo il primo progetto del neonato gruppo “artists for PRIDE”. E’ stato il desiderio di legare le arti visive al supporto dei diritti arcobaleno che ha spinto Federica Sciutti, Fabio Orioli ed Elena Zecchin ad utilizzare le loro capacità artistiche per creare qualcosa di assolutamente nuovo nel calendario dedl Pride Month milanese.
Nel comune del grossetano si è da poco conclusa la retrospettiva che dà il titolo a questo articolo che già il pubblico chiede a gran voce il bis. Merito dell’”effetto Andrea Crespi”: il giovane creativo, classe 1992, ama sperimentare utilizzando costantemente medi differenti, da quelli più tradizionali, acrilico e olio, a quelli digitali. È così che si è affermato nel panorama internazionale della cryptoart. Crespi è infatti considerato tra i primi artisti “Phygital”, ovvero coloro che si esprimono attraverso una tipologia di arte collocata tra il mondo fisico ed il mondo digitale. Il suo stile si può definire come una nuova chiave pop dell’arte optical.
Addvent sta per “The Art of Adventure”: un caldo invito che suona come un mantra non solo per gli amanti delle esperienze esotiche . Perchè Colab, la compagine di professionisti under 35 che sta alle spalle del progetto, ha scelto di far viaggiare i fruitori anche stando comodamente sul divano di casa ad…ammirare una illustrazione. Del resto l’idea è nata nel 2020, tra un lockdown e l’altro, a cavallo tra Milano e la Pennsylvania.
Attiva Cultural Projects Chi ha detto che sia più difficile fare impresa al Sud, soprattutto se ci si addentra in ambito culturale? Sicuramente le difficoltà non sono poche, come del resto in tutta la nostra penisola, ma la tenacia ripaga sempre. E’ quanto ci dimostra la storia di Attiva Cultural Projects, incubatore o meglio “attivatore” di processi creativi che “mira a dare la possibilità agli artisti di realizzare i propri progetti”.
Chi sostiene che la pittura sia morta o è cieco o non vuole vedere e Antonio Teora, giovane e talentuoso pittore nato a Venosa (PZ) nel 1999, è in grado di dimostrarlo. Dopo gli studi al liceo artistico, consegue il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, dove attualmente sta continuando gli studi. Nel 2019 ha preso parte alla mostra “I mille di Sgarbi”, curata dal noto critico d’arte, mentre la sua più recente partecipazione a una esposizione risale all’estate 2021, in una collettiva allestita presso Onart Gallery di Firenze e intitolata “Voice of the Body”.
Per l’emozione. Non per il pianto L’artista Cristina Barbieri presenta al pubblico la sua…
Namsal Siedlecki Un’arte che vuole essere contemporanea non può tralasciare il passato, anzi, deve…
“Un suono blu”: inaugura a Lodi la mostra di Guido Boletti
Può un suono essere blu?
Non ha dubbi al riguardo Guido Boletti, che nella sua ricerca e soprattutto nel suo fare artistico, sceglie di affidare all’arte la totalità dei suoi sensi.
Lasciandosi trasportare dal colore e da quello che la materia stessa gli suggerisce, questo artista incarna bene il concetto di sinestesia, alimentandolo però di quel soffio vitale e di quella freschezza e genuinità che trasformano la semplice percezione simultanea di suono e colore in un’esperienza piena, completa.