Cosa vedere, dove soggiornare, dove mangiare nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia
Cosa fare a Trieste
In occasione dell’inaugurazione della retrospettiva “David LaChapelle-Fulmini” il team di ANM News è andato alla scoperta di Trieste.
Ecco i risultati della nostra esplorazione.
Partiamo dalla mostra del grande fotografo che ha aperto i battenti nel Salone degli Incanti, costruzione a pochi passi dal mare inaugurata nel 1913 e abitualmente utilizzata per esposizioni ed affini. Ad accogliere il pubblico sono ben 92 scatti, per la prima volta esposti in Friuli Venezia Giulia, che ripercorrono l’intera carriera dell’artista. Dalle famose rappresentazioni ironiche e dissacranti dei miti del XXI secolo ai progetti più intimi ed estetici, in cui traspare una sorta di religiosità ispirata dall’arte del passato e dal ruolo chiave della natura.
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Completano il percorso di visita dieci immagini formato extra-large tra cui “Deluge”, “Sismic Shift” e “Rape of Africa”. Quest’ultima affronta il tema della violenza nei confronti del continente citando “Venere e Marte” di Botticelli, di cui riprende l’impianto figurativo, le pose dei personaggi ed alcuni simboli. Fun fact: per il ruolo di Venere David LaChapelle ha fatto posare Naomi Cambpell.
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Dunque un’occasione di visita imperdibile ed estesa nel tempo visto che la mostra si protrae fino al 15 agosto 2023. Potrete immergervi nella poetica di uno dei fotografi più acclamati al mondo, scoprendo al contempo le bellezze della città.
Trieste: DOVE SOGGIORNARE
Come il Savoia Excelsior Palace, hotel di lusso dal fascino senza tempo, affacciato sul mare e a pochi passi da Piazza Unità d’Italia, dalla Cattedrale di S. Giusto e dal Teatro Romano. 144 camere e suite arredate in stile classico con accenti contemporanei attendono gli ospiti assieme ad un ristorante gourmet, un fitness center e ben 9 sale eventi.
Trieste

Trieste: DOVE MANGIARE
Se però la vostra idea è di non rimanere in albergo bensì di scoprire la città assaporando anche degli ottimi piatti della tradizione friulana, consigliatissima è l’Osteria Istriano. Specializzata, manco farlo apposta, in prelibatezze a base di pesce, la trovate in Riva Grumula al numero 6, oltre che online con ottime recensioni sui principali siti che si occupano di feedback (Tripadvisor docet). Voci narrano inoltre che molti personaggi dello spettacolo, di passaggio a Trieste, l’abbiamo eletta come uno dei migliori locali della zona. Qualche nome tra i supporter? Giuseppe Tornatore, Geoffrey Rush, Diego Abatantuono…
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Trieste: COSA VEDERE
- Le città degli scrittori
Ma a Trieste non c’è solo la buona cucina: arte e cultura la fanno da padrone. A cominciare dai numerosi legami della città con eminenti esponenti del panorama letterario quali James Joyce, Umberto Saba, Italo Svevo e Gabriele D’Annunzio. A ricordo della gloriosa storia letteraria di Trieste sono state poste ben 4 statue dedicate ai sopra menzionati geni della parola. Passeggiando per il centro troverete quindi i monumenti di:
- Italo Svevo, in Piazza Attilio Hortis
- Umberto Saba, in Via Dante Alighieri verso Via San Nicolò, dove si trovava la libreria che gestiva (ancora aperta al pubblico)
- Gabriele D’Annunzio, in Piazza della Borsa
- James Joyce, in Via Roma
Trieste




- La Cavana
A proposito di James Joyce, all’epoca insegnante di inglese di Italo Svevo, si narra che fosse solito passeggiare in una zona del centro cittadino detta “La Cavana”. Un tempo quartiere non troppo raccomandabile abitato soprattutto da pescatori, oggi pullula di locali e negozietti. “La Cavana” viene spesso menzionata anche nel libro “La coscienza di Zeno”.
- Il Canal Grande
Chi crede che l’unico Canal Grande sia quello di Venezia si sbaglia di grosso: anche a Trieste esiste un canale navigabile che porta lo stesso nome e si trova nel cuore della città, a metà strada tra la stazione ferroviaria e Piazza Unità d’Italia. Oltre a regalare scorci imperdibili sulle maestose architetture cittadine, il Canal Grande è famosa per i suoi ponti: Ponte Rosso e Ponte Verde. I loro nomi derivano dai colori con cui erano tinteggiate le strutture che li costituivano.
Friuli

- Borgo Teresiano
Trieste per la sua collocazione geografica viene da sempre definita una città “di confine” e la testimonianza urbanistica di questo ruolo è senza dubbio il borgo che prende il nome dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Fatto edificare attorno alla metà del XVIII secolo da Carlo VI e poi ampliato da Maria Teresa, è uno dei quartieri più antichi e carichi di storia del centro. Così a marzo di quest’anno, a ricordo della prosperità mercantile della città durante il regno degli Asburgo (era il porto principale dell’Impero) è stato inaugurato un nuovo monumento simboleggiante la moneta di quel periodo: il “tallero” dell’imperatrice.
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- I locali storici
Visto che di letteratura ne abbiamo parlato a lungo, non possono mancare in città caffè e luoghi di ritrovo che rimandano ad epoche passate. Uno su tutti? L’Antico Caffè Torinese. Aperto in Corso Italia nel 1919, al suo interno conserva ancora gli arredi in legno ed ottone dell’epoca, opera del noto ebanista Debelli.
- Castello Miramare
Di certo non potevamo non concludere questo excursus sul capoluogo del Friuli-Venezia Giulia senza menzionare lui: il Castello e parco di Miramare. Posto a dominio della costa e circondato da un rigoglioso parco, il Castello fu costruito tra il 1856 e il 1860 come residenza per l’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, poi imperatore del Messico, e per sua moglie Carlotta del Belgio. L’arciduca seguì personalmente sia la progettazione della dimora che l’allestimento del parco, di oltre 22 ettari, in cui troneggiano un giardino all’inglese ed uno all’italiana, moltissime sculture e laghetti ed un’ampia gradinata che giunge fino al mare. L’interno dell’edificio, ora Museo anche adibito a mostre temporanee, è costituito da oltre 20 stanze: famose sono le “Sale di Massimiliano”, fra cui la camera da letto arredata come una cabina di nave, e la “Sala del trono”.
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Che ne dite, vi abbiamo convinto a passare qualche giorno in città?