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Servane Mary: Glitches

di Erica Bruschi

Servane Mary: Glitches

SAN CARLO è lieto di presentare Glitches, la prima mostra di arte contemporanea all’interno della chiesa seicentesca di San Carlo e San Donnino a Cremona, in programma dal 15 settembre al 19 dicembre 2021.

A firmare il lavoro è Servane Mary, nata nel 1972 a Dijon (Francia) e attualmente attiva a New York. L’artista per l’occasione realizza tre dipinti dalle dimensioni monumentali che hanno l’obbiettivo di rendere triangolare lo spazio, ma soprattutto di porre in dialogo la pittura astratta con l’atmosfera evocativa del luogo. Dunque il disegno progettuale annuncia un nuovo corpo di opere ideate appositamente per la chiesa e il cui insediamento, contrastante con lo stile architettonico, riesce comunque a produrre una splendida armonia d’insieme. 

In questo caso l’autrice decide di rinunciare all’uso canonico della tela per favorire dei fogli laminati in compensato. Una mossa mirata e particolare, pensata per riallacciarsi a uno degli elementi fondanti della pittura astratta: la griglia. Vediamo come ogni dettaglio, apparentemente superfluo, celi dietro di sé un significato più profondo e ciò è lampante nei colori, i quali derivano dalla tecnica CMYK (acronimo dei termini inglesi di ciano, magenta, giallo e chiave, nero). Il pannello forato perciò può essere interpretato come uno stencil dove il materiale si deposita, passa da un piano all’altro e si sovrappone.

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Se da un lato i fori determinano la composizione dell’elaborato, dall’altro la superficie non è priva di inconvenienti. Ecco allora che i difetti, i glitches, gli errori conferiscono all’opera una propria vita espressiva, emblematica dell’astrattismo. Tali elementi, stagliati tra le mura del XVII secolo, ricordano allo spettatore l’Impressionismo, l’Astrazione Lirica, il Pop, la Process Art o l’Action Painting, ma ad un’altra velocità, a un’altra distanza, definibile contemplativa. 

La proposta cremonese, inaugurata da questa mostra, ha lo scopo di creare un confronto aperto tra l’arte, il territorio e la comunità locale, oltre che implementare le attività artistiche. La sua nascita infatti è volta alla promozione del linguaggio contemporaneo, inteso sia come cifra indispensabile per indagare i cambiamenti della società, che come mezzo per stimolare la partecipazione del pubblico attraverso ambienti innovativi. 

La chiesa sconsacrata di San Carlo, luogo nella memoria storica della città, per molti anni oggetto di soprusi e infine definitivamente chiusa al pubblico, riaprirà ora per ospitare il progetto SAN CARLO. 

www. sancarlocremona.com

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