the art of braking brembo
Tutto parte dall’idea dell’azienda bergamasca Brembo, leader nel settore della produzione di impianti frenanti. Ma come giustamente riporta il titolo non corriamo a facili conclusioni: l’esposizione, visitabile gratuitamente al Mudec di Milano fino al 18 settembre, non è una semplice autocelebrazione degli indiscussi risultati ottenuti dall’impresa nel settore di competenza.
Anzi, percorrendo le 8 sezioni di cui è costituita l’esposizione il visitatore si immerge nei campi della fisica e dell’ingegneria scoprendo, grazie a pannelli esplicativi semplici ma completi, il funzionamento delle componenti più importanti del comparto automotive.
Il percorso parte dall’invenzione del freno, prima a tamburo e poi a disco, per poi approdare alla fondazione da parte della Famiglia Bombassei di quello che ad oggi è il leader di mercato nella sua produzione.
of braking brembo

Oltretutto l’aneddoto che sta alla base della nascita di Brembo è a dir poco curioso: ad inizio Anni Sessanta del Novecento, vicino all’officina di famiglia, si rovescia un camion carico di dischi diretti all’Alfa Romeo e i Bombassei vengono incaricati della loro riparazione.
Il resto è storia.
Attualmente l’azienda impiega più di 12.200 persone in 29 siti produttivi e commerciali sparsi per il mondo con un particolare occhio di riguardo per la ricerca di nuove soluzioni altamente performanti e a basso impatto ambientale.
Questa caratteristica ha permesso al colosso italiano di diventare il primo fornitore della totalità dei team di Formula 1 e moto gp.
Un legame molto stretto quello con lo sport che viene celebrato in “The Art of Braking” con una ricca raccolta di dati in una delle prime sale del percorso allestito al Mudec.
Sport che si svolge su pista, ma anche competizioni virtuali, grazie alla partnership con uno dei principali video giochi dedicati alla corsa sulle quattro ruote. La componentistica Brembo è inoltre rappresentata nei modellini di moto ed autoveicoli dei principali marchi di giochi per bambini e per appassionati collezionisti.
the art of braking brembo

“The Art of Braking” strizza anche l’occhio all’estetica, mostrando ai visitatori la gamma cromatica costituita da più di 100 tonalità con cui si possono verniciare le cosiddette pinze. L’azienda è stata la prima a pensare alla colorazione di questo elemento.
Per garantire il massimo coinvolgimento anche del pubblico meno esperto si è scelto di inserire nella retrospettiva numerosi punti interattivi, dove i visitatori possono davvero immergersi nell’esplorazioni dei materiali e del loro funzionamento.
Prodotti che nel corso degli anni si sono aggiudicati riconoscimenti che vanno oltre il ramo industriale/tecnologico per approdare al campo dell’arte e del design. Come il riconoscimento “Compasso d’Oro” attribuito nel 2004 all’impianto frenante con disco in carbonio ceramico e nel 2020 alla pinza freddo delle monoposto di Formula E.
brembo

Contrariamente a quanto potremmo pensare, il mondo Brembo non è esclusivo appannaggio del versante maschile della popolazione. La metà del CDA aziendale è composto da donne e proprio per favorire la diffusione delle materie STEM nelle scuole superiori la società ha deciso di aderire al progetto “STEM in PINK”, ideato da Confindustria Bergamo, Women4 powered by Gi Group e dall’Ufficio Scolastico Territoriale.
Dunque la multinazionale volge sempre più lo sguardo al futuro, non ultimo anche dal punto della sostenibilità: l’obbiettivo è realizzare degli impianti frenanti che contribuiscano a dimezzare le emissioni dei veicoli, oltre che ad eliminare i liquidi sostituendoli con impulsi elettrici.
Sfide ambiziose che però non spaventano l’azienda, felice di coinvolgere più pubblico possibile nel raggiungimento dei propri traguardi.
Quindi anche noi possiamo essere motori del cambiamento, cominciando con il visitare “The Art of Braking“.