Lo storico protagonista dell’Arte Povera è mancato oggi, 18 dicembre 2023, all’età di 89 anni a Torino
Con buona pace di critici e storici dell’arte, Giovanni Anselmo è stato, senza ombra di dubbio, uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo. Nato a Borgofranco d’Ivrea nel 1934 inizia la sua carriera negli anni Sessanta del Novecento, contribuendo in modo fondamentale alla nascita e allo sviluppo del cosiddetto “movimento” dell’arte povera.
Le opere di Giovanni Anselmo sono caratterizzate dall’uso di materiali semplici e quotidiani (pietre, metalli, legno, ferro) combinati in modo da creare opere che evocano l’idea di natura, spazio e tempo. Giovanni Anselmo
Nel corso della sua carriera Giovanni Anselmo espone più volte alla Biennale di Venezia e a dOCUMENTA a Kassel. Anselmo intesse rapporti di collaborazione con alcuni dei più importanti galleristi italiani, come Gian Enzo Sperone e Lucio Amelio, che avranno ciascuno un peso differente nella sua carriera artistica.
Oltre che dall’utilizzo di materiali di uso quotidiano, la sua arte è stata caratterizzata dall’interesse per la natura e dall’esplorazione di nuove forme di espressione artistica che spesso hanno sfidato le convenzioni tradizionali della creatività. A riprova di ciò si ricorda l’opera: “Torsione” (1968), che esplora i concetti di equilibrio e instabilità
Giovanni Anselmo è stato un artista visionario che ha contribuito a definire il corso dell’arte contemporanea: di certo la sua poetica continuerà a ispirare e soprattutto a sfidare i creativi per molti anni a venire.