Sono le 14.00 di martedì 23 marzo (ora italiana) e quella che, in condizioni normali, sarebbe stata una sala gremita di gente pronta ad alzare la paletta per cercare di aggiudicarsi le ambite opere, oggi è popolata solamente da alcuni esperti e dai loro telefoni. Dall’altra parte del filo ci sono clienti da tutto il mondo. L’asta, in questo periodo così complesso, ha perso la sua valenza di evento mondano, ma non la sua capacità di attirare l’attenzione di tutto il mondo dell’arte.
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