La vita illustrata di incubi a pois
Yayoi Kusama
“Benchè essa scintilli appena fuori dalla mia portata
Continuo a pregare perché la speranza risplenda
Il suo chiarore illumini la nostra strada
Un grandioso bagliore cosmico
A lungo atteso…”
Inizia così la poesia dell’ecclettica artista giapponese Yayoi Kusama, scritta nel 2020, che chiede
candidamente al Covid-19 di defilarsi per lasciarci vivere in serenità.
Una poesia piena di amore, coraggio e speranza proclamata da chi, questi sentimenti, ha dovuto cercarli con ostinazione nelle tenebre della sua esistenza.
L’infanzia ha segnato in modo indelebile gli equilibri della sua mente. I primi passi della sua espressione
artistica sono stati combattuti violentemente dalla madre che le strappava i disegni. Questo ha provocato in lei un modo compulsivo e veloce di creare.
Sempre la madre, temendo i tradimenti del marito, la obbligava a pedinarlo. Sfortunatamente la
piccola Yayoi si è ritrovata a confermarne i sospetti. Anche questo episodio ha avuto una grande
incidenza sulla sua psiche, provocandole la repulsione per il sesso e i rapporti personali.
Yayoi Kusama
Non passò molto che arrivarono le allucinazioni. La prima comparve in un giorno di sole, nel campo
fiorito dell’azienda di famiglia, dove la piccola ebbe la sensazione di essere mangiata dai fiori.
Yayoi riversa così le sue fobie nelle opere che crea, cercando di riportare in modo fedele le allucinazioni veicolate da pois e colori sgargianti.
Dipinti, installazioni, illustrazioni per bambini, performance provocatorie, cortometraggi: riuscire a
riassumere la prolifica vita artistica di Kusama non è affatto semplice.

Yayoi Kusama
È esplosa a New York, dopo essere scappata dal Giappone. Celebre la sua performance del 1965 chiamata “Infinity Mirror” dove utilizza una serie di sculture gonfiabili a forma tentacolare, dai colori vivaci ricoperti di
pois, racchiuse in una stanza piena di specchi. Crea così uno spazio otticamente infinito e psichedelico.
Volendo tralasciare le installazioni falliche, indimenticabili sono i corpi dei partecipanti alle mostre ricoperti dai pois, le sfere gettate nei canali di Venezia e le rivoluzionarie collaborazioni con Louis Vuitton e Peter Gabriel.
Dal 1977, per sua volontà, ha deciso di vivere nell’ospedale psichiatrico Seiwa, in Giappone, senza però
frenare la sua incredibile attività.
Pois
Nel 2020, in pieno lockdown, è uscito in Italia il nuovo volume di Elisa Macellari intitolato “Kusama. Ossessioni, passione, arte”, che ne racconta la vita e le opere. Un modo di sicuro alternativo per conoscerla meglio, trattandosi di una graphic novel.
Una donna di 91 anni, prima ancora che un’artista, che conosce il dolore e con cui si è trovata a sbrogliare
la matassa dei suoi pensieri. La figura di Yayoi Kusama ci insegna il valore della speranza, soprattutto quando intorno tutto è “buio”, aspettando, con fiducia, quel “scintillio” che ci farà aggrappare alla salvezza, qualunque essa sia.

- Kusama. Ossesioni, passione, arte
- Elisa Macellari
- Centauria Editore
- 2020
- 128 p.
- 19,30 Euro