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Riscoprire se stessi con creatività: la storia del marchio ACMP Milano

di Elisabetta Roncati
ACMP Milano

Galeotto fu un DM su Instagram, come accade sempre più spesso di questi tempi: così ho conosciuto ACMP Milano ed Anna, la ragazza che ha dato vita al progetto.

Incontrandola poi per uno scambio di regalini non ho potuto fare a meno di notare come la sua storia fosse bella da raccontare e soprattutto trasmettesse speranza per il futuro, diventato di nuovo incerto a causa della diffusione della maledetta variante Omicron.

Il suo racconto ci dimostra come dalla pandemia possa scaturire un’occasione per re-inventarsi o meglio riscoprire le proprie passioni ed inclinazioni e dedicargli il giusto tempo. Insomma, una nuova presa di coscienza di sé, che in un tempo non lontano potrebbe trasformarsi in un lavoro h24.

Anna possiamo definirla una fotografa ma, a questo appellativo, bisogna conferirgli un peso specifico ben definito: non si occupa solo di scattare, ma anche di ricercare il soggetto, allestire e post-produrre.

Un vero e proprio progetto creativo a 360 gradi.

ACMP Milano

ACMP Milano
Riscoprire se stessi con creatività: la storia del marchio ACMP Milano

Mentre assistiamo all’imperversare di un nuovo umanesimo soprattutto nel mondo dell’arte, Anna ha scelto di concentrarsi sulla natura, da cui trae la principale ispirazione.

Il suo cavallo di battaglia è “imperfezione”, ovviamente non nelle sue creazioni che sono curate nei minimi dettagli, ma nei soggetti. Foglie che si stanno avvizzendo, frutti maturi di contralto ad una società che negli ultimi decenni ha fatto della bellezza il suo mantra.

Ora avete tutti gli elementi per scoprire il mondo di ACMP Milano.

Buona lettura ?

E.R. Anna, come è iniziata la tua avventura artistica? ACMP Milano

ACMP Milano Sono cresciuta in una realtà fatta di colori, pennelli, macchine fotografiche. da sempre parte della mia vita perché utilizzati un po’ da tutti in famiglia. Sono stata educata al bello e all’osservazione. Per anni mi sono dedicata alle mie passioni coltivandole privatamente, ma nel 2020 qualcosa è cambiato: tutti noi ci siamo ritrovati privati della nostra libertà e abbiamo avuto modo di riflettere molto.

Ho sentito quindi il bisogno di dare vita ad ACMP Milano che considero il mio progetto di rinascita in quanto credo che la creatività sia la più bella forma di evasione: una libertà interiore che può essere espressa senza limiti né confini. In un mondo ad alta velocità come è quello in cui viviamo, rallentare e dedicare il giusto tempo alle cose che contano per noi e che ci fanno stare bene è il più grande e migliore insegnamento degli ultimi due anni. Oggi ACMP Milano festeggia il primo anno di vita.

E.R. L’attività creativa è il tuo lavoro principale?

ACMP Milano Al momento no, ma sto lavorando affinché possa diventarlo.

E.R. Possiamo definirti una fotografa? ACPM Milano

ACMP Milano La fotografia è il mezzo attraverso cui esprimo la mia creatività, è strumentale alla mia visione artistica. Il mio rapporto con la fotografia è istintivo: lavoro con la luce naturale, luce che muta di attimo in attimo. Cogliere quell’istante di luce perfetta conferisce unicità all’immagine in quanto si tratta di un momento irripetibile. In questa magia sta il mio rapporto con la macchina fotografica, ma il mio lavoro non si limita allo scatto: mi occupo anche degli allestimenti, della ricerca del soggetto, degli accessori, dell’editing. Quindi direi di sì: sono una fotografa, ma questo appellativo è da intendersi come una parte della mia ricerca complessiva e produzione artistica.

ACMP Milano

ACMP Milano
Riscoprire se stessi con creatività: la storia del marchio ACMP Milano

E.R. Ci descrivi alcune delle tue opere?

ACMP Milano I miei soggetti sono principalmente elementi naturali, fiori, frutta. Alcune delle mie opere, tra cui ad esempio “Estate”, “Giardino Fiorito” ed “Autunno”, rappresentano la natura cogliendone e valorizzandone due aspetti principali: la diversità e la caducità. Sono immagini ricche di elementi diversi, il messaggio che vogliono veicolare è una riflessione sull’importanza della diversità intesa come valore, rispetto ad un mondo che corre verso la standardizzazione. Mi piace inoltre lavorare con elementi “imperfetti”, frutta matura, foglie che iniziano ad accartocciarsi perché, a mio avviso, è importante ricordare che la bellezza ed il fascino risiedono anche nell’imperfezione e nell’invecchiamento. Concetti che sembrano essere inaccettabili nella società e nel momento storico che stiamo vivendo.

E.R. Da dove trai l’ispirazione maggiore?

ACMP Milano Sono un’osservatrice del mio tempo, ma per esprimere la mia visione attingo ispirazione da arte e natura. Ritengo che l’arte sia l’espressione migliore dell’umanità: da sempre sono affascinata dal talento e dalla capacità tecnica dei più grandi artisti che di epoca in epoca hanno saputo rappresentare, raccontare e nobilitare la propria realtà. La natura, invece, è parte di noi tutti, ma le prestiamo davvero pochissima attenzione. Nella natura trovo equilibrio e perfezione. Per questo amo rappresentarla e riproporla all’attenzione degli altri: offre enormi spunti di riflessione.

E.R. Nel tuo marchio campeggia in lettere maiuscole il termine “MILANO”. Come mai questa scelta e che rapporto hai instaurato con la città lombarda?

ACMP Milano Milano è la città in cui vivo, una città giovane, simbolo di dinamismo, creatività, eleganza, lusso e Made in Italy, riconosciuta a livello internazionale. Per me è un luogo di grande ispirazione che ha contribuito alla mia formazione personale e professionale. Per questa ragione e per tutto ciò che rappresenta ho voluto integrarla nel mio marchio. Il suo spirito e la sua modernità sono immediatamente comprensibili dal pubblico sia in Italia che all’estero.

ACMP Milano

ACMP Milano
Riscoprire se stessi con creatività: la storia del marchio ACMP Milano

E.R. Dalle opere agli accessori che rendono le tue creazioni alla portata di un ampio pubblico. Come mai questa scelta?

ACMP Milano Credo che in alcuni casi la fruizione di un’opera possa avvenire anche attraverso la declinazione della stessa su oggetti di uso quotidiano. Questa variazione non vale per tutti i miei soggetti: ne ho selezionati solo alcuni, ma mi piace pensare che chi ha scelto – ad esempio – una delle mie cover per smartphone, possa qualche volta ritrovarsi ad osservarla e a cogliere di volta in volta un nuovo dettaglio. Ciò mi fa sentire maggiormente in connessione con gli altri. Inoltre mi piace creare oggetti che possano veicolare bellezza nella vita quotidiana delle persone. La natura è un sollievo per l’anima e credo che in questo momento, in cui una delle sfide più urgenti per il futuro è quella legata ai cambiamenti climatici, sia bene ricordarlo a tutti anche proponendone la sua rappresentazione su supporti differenti.

E.R. Puoi svelarci alcuni dei tuoi progetti per l’anno a venire?

ACMP Milano Per il 2022 sto lavorando ad una serie di progetti che spaziano dall’ampliamento del mio catalogo prodotti, all’esplorazione dei nuovi trend dell’arte digitale e al desiderio di organizzare un piccolo evento espositivo per portare le mie immagini dal digitale alla realtà fisica. L’agenda è molto fitta quindi spero di riuscire a realizzare tutte le mie idee. Si sa, l’anno nuovo inizia sempre con tanti buoni propositi.

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