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Un silenzio che urla: “Love-Lies-Bleeding” colpisce al cuore

love lie bleeding


Un viaggio teatrale tra amore, perdita e il diritto di dire addio

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Al Teatro Elfo Puccini fino a domani, domenica 16 marzo 2025, va in scena una di quelle opere che non si limitano a raccontare una storia, ma scavano nell’animo dello spettatore, lo mettono di fronte a domande scomode e lo costringono a fare i conti con quelli che credeva fossero i propri principi.

 “Love-Lies-Bleeding”, su testo di Don DeLillo, è un pugno nello stomaco, un’opera che affronta con lucidità e senza filtri il tema della vita e della morte, dell’amore e dell’addio, della dignità e della sopravvivenza.

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Love-Lies-Bleeding

La compagnia Phoebe Zeitgeist che lo porta in scena, sotto la regia di Giuseppe Isgrò, riesce a rendere tangibile questa tensione morale, trascinando il pubblico nel cuore della vicenda con protagonista un artista, Alex Macklin, costretto in stato vegetativo dopo due ictus devastanti. Attorno a lui gravitano la quarta moglie Lia, l’ex compagna Toinette e il figlio Sean, nato dal primo matrimonio. Tre vite diverse, tre punti di vista inconciliabili sulla scelta più difficile di tutte: lasciare che Alex continui a esistere in un corpo privo di coscienza o interrompere il suo cammino?

Alex è un creativo votato alla land art che ha abbandonato la pittura tradizionale per dialogare direttamente con il paesaggio e creare opere nel deserto sud-occidentale degli Stati Uniti. Questo aspetto rende il dramma ancora più intenso, poiché l’arte che un tempo lo definiva è ormai estranea al suo stesso corpo. Così “Love-Lies-Bleeding” si intreccia profondamente con il concetto di creatività, portando sul palco non solo la storia di un uomo e di una famiglia, ma anche la scomparsa di un’idea di arte come manifestazione della volontà umana.

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La scrittura di DeLillo, sempre chirurgica ed essenziale, qui si fa ancora più tagliente. I dialoghi sono brevi, densi, quasi aforistici rivelando il dramma interiore dei protagonisti. La messinscena di Isgrò è asciutta, ma incredibilmente evocativa grazie alla scenografia, curata dall’artista contemporaneo Giovanni De Francesco, che trasforma il palco in una landa arida e sospesa, un deserto metafisico in cui i personaggi si muovono come anime in pena. Nulla è superfluo, nulla è casuale: ogni elemento parla, suggerisce, amplifica le emozioni in gioco. L’uso della luce, delle ombre, dei colori contribuisce a rendere ancora più significativo il confine tra la vita e la morte, tra presenza e assenza. La scelta di rappresentare il corpo di Alex con un manichino aumenta il senso di estraneità e di inquietudine: un uomo ridotto a involucro, a simulacro di se stesso, mentre i suoi cari si interrogano su cosa significhi davvero essere vivi.

L’influenza dell’arte contemporanea si lega anche al contributo alla pièce di Silent Art Explorer, un progetto a cura di Giulio Raffaele che sostiene artisti emergenti e sperimentazioni visive.

A dare corpo e voce a questo dramma sono attori che sanno dosare ogni sfumatura emotiva con straordinaria precisione. Francesca Frigoli (Toinette) riesce a trasmettere tutta l’ambiguità di un personaggio combattuto tra affetto e distacco; Daniele Fedeli (Sean) dà vita a un figlio che oscilla tra razionalità e dolore trattenuto; Liliana Benini (Lia) incarna una giovinezza disillusa e già oppressa dal peso di una decisione impossibile. È un cast che lavora per sottrazione, evitando qualsiasi facile retorica e proprio per questo colpisce con ancora più forza.

teatro elfo puccini

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La colonna sonora, affidata a Stefano K Testa con la consulenza di Shari DeLorian, non invade mai la scena, ma la accompagna con suoni rarefatti e sospesi, che amplificano l’ attesa e la sospensione. Non c’è catarsi in “Love-Lies-Bleeding”, nessuna risoluzione confortante. Lo spettatore esce dalla sala con più domande di quante ne avesse entrando, con un senso di inquietudine che si insinua sottopelle e non lo abbandona facilmente.

In un panorama teatrale spesso affollato da spettacoli che cercano il consenso immediato, questa produzione si distingue per il coraggio di mettere in scena un dramma esistenziale autentico, crudo, doloroso. È teatro che non consola, ma interroga.

Ed è proprio questo il suo potere più grande.

Informazioni principali:

  • Titolo: Love-Lies-Bleeding
  • Autore: Don DeLillo
  • Compagnia: Phoebe Zeitgeist
  • Regia: Giuseppe Isgrò, assistente alla regia Giulia Dalle Rive
  • Attori e attrici: Francesca Frigoli, Daniele Fedeli, Liliana Benini
  • Scenografia e costumi: Giovanni De Francesco
  • Disegno e architettura del suono: Stefano K Testa con la consulenza di Shari DeLorian
  • Visuals: Luca Intermite
  • Drammaturgia: Matteo Colombo
  • Cura del progetto: Francesca Marianna Consonni
  • Produzione: Teatro E (Trento) con il sostegno di Silent Art Explorer
  • Date: 11-16 marzo 2025

Teatro Elfo Puccini, Milano

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Redazione

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