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Il volto nascosto del potere

Iddu il film

“Iddu. L’ultimo padrino”: una riflessione cinematografica tra mafia, famiglia e destino

Presentato alla 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal 10 Ottobre 2024 in tutte le sale italiane, “Iddu. L’ultimo padrino” è un film che cattura lo spettatore immergendolo in un vortice di emozioni contrastanti dove realtà e finzione spesso si mescolano. Diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, la pellicola si addentra nel mondo oscuro di Matteo Messina Denaro, uno dei boss mafiosi più temuti e ricercati del nostro Paese. Non si limita però a raccontare una parte della sua storia criminale: “Iddu”, in dialetto siculo “egli” o “lui”, si configura come un’esperienza cinematografica che arriva a mescolare i confini tra verità storica, ironia grottesca e surrealismo. Iddu il film

Iddu film

Iddu il film

Elio Germano, nei panni del famoso criminale, riesce a donare al personaggio una profondità eccezionale: non solo uno spietato malavitoso, ma anche e paradossalmente un uomo tormentato, prigioniero dei pochi metri quadri in cui si nasconde e della sua stessa esistenza segnata dai fantasmi del passato e da un padre opprimente che sembra guidarlo seppur non presente fisicamente. La performance attoriale di Germano è accompagnata da un cast di altissimo livello tra cui si segnala Toni Servillo nei panni del mellifluo Catello Palumbo. Le scene tra lui e la moglie sono punteggiate da dialoghi pungenti, capaci di alternare momenti di leggerezza e tensione.

Iddu il film

Iddu il film

Il film si distingue per una regia che mixa con sapienza vari livelli di storytelling passando dall’ironia al fare grottesco senza mai perdere l’inquietudine di fondo che l’argomento richiede. D’altra parte i due registi non sono nuovi ad un tipo di cinema che combina crudo realismo e spinta poetica: sempre loro sono le curate pellicole “Salvo” (2013) e “Sicilian Ghost Story” (2017). Anche in “Iddu” l’isola si presenta non solo come paesaggio di fondo, ma come un vero e proprio personaggio del film: un luogo sospeso tra mito e realtà contemporanea, tra la drammaticità del potere e le sue assurdità. Il protagonista latitante Matteo Messina Denaro, mentre detta i suoi “pizzini” e costruisce, non a caso, proprio un puzzle della Sicilia, sembra un uomo che ha perso il controllo sulla sua stessa vita. Gli spettatori sono così portati ad interrogarsi su come l’autorità diventi una prigione.

Iddu il film

Iddu

Un dominio che viene trasmesso di padre in figlio e che è simboleggiato da una ben precisa opera d’arte: l’Efebo di Selinunte, realmente sparito dai beni dello stato nel 1962, ritrovato nel 1968 e oggi conservato nel Museo Civico Selinuntino di Castelvetrano. Nel sapiente gioco scenico di simboli e immagini il reperto archeologico arriva a rappresentare non solo un legame con il passato, ma anche una proiezione della mente del protagonista, che sembra incapace di sfuggire all’ombra paterna.

La presenza di questo oggetto mitico aggiunge una dimensione quasi fiabesca alla narrazione. La complessità del film non risiede solo nei personaggi o nella trama, ma anche nel modo in cui riflette sulla criminalità organizzata come sistema. Palumbo, il personaggio interpretato da Toni Servillo, è l’incarnazione perfetta della corruzione: un padre putativo che manipola e controlla chiunque gli sia vicino. La sua figura diventa il centro di un intrigo fatto di tradimenti, complotti e promesse, disperazione e rovina personale.

Film Matteo Messina Denaro

Film Matteo Messina Denaro

In questo senso “Iddu” è una riflessione sulla paternità, sulle sue distorsioni e sui suoi fallimenti. Matteo, incapace di riconoscere il proprio figlio, è un uomo in fuga non solo dalla giustizia, ma da se stesso e dalla sua eredità familiare. Con “Iddu. L’ultimo padrino”, Grassadonia e Piazza dimostrano ancora una volta la loro capacità di rinnovare il cinema italiano, intrecciando il dramma criminale con un linguaggio cinematografico ricco di simbolismo e ironia.

Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di vederlo al cinema: è un’esperienza che vi lascerà con più domande che risposte, ma che vi terrà incollati allo schermo dall’inizio alla fine.

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