La 42esima edizione di ARCO Madrid ha testimoniato l’importanza della capitale spagnola come hub artistico di un certo rilievo
211 gallerie partecipanti di cui 140 straniere: da mercoledì 22 a domenica 26 febbraio 2023 i padiglioni 7 e 9 di Ifema, polo fieristico della capitale spagnola, hanno ospitato alcuni dei massimi galleristi mondiali, di cui dieci italiani (Galleria Continua, Enrico Astuni, Giorgio Persano, Laveronica Arte Contemporanea, MAAB Gallery, Pinksummer, Prometeo Gallery, Studio Trisorio, East Contemporary, M77 Gallery).
In particolare, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, la direttrice Maribel Lopez ha sottolineato come la capitale spagnola sia la principale porta d’accesso europea per l’arte proveniente dal continente latino americano. Addentrandoci nello specifico dell’allestimento 2023 si è osservato un numero cospicuo di gallerie provenienti da Colombia, Perù, Argentina, Brasile e Messico dove si era conclusa due settimane prima ZONAMACO.
Nonostante questo innegabile trait-d’union, che prosegue anche negli eventi cittadini collaterali all’esposizione, una delle tematiche principe di ARCO Madrid 2023 è stata il Mar Mediterraneo. Lo specchio d’acqua è stato analizzato come confine naturale di ben tre continenti ed intersezione di molteplici culture. All’interno di questo progetto speciale sono stati esposti 19 artisti tra cui opere delle italiane Letizia Battaglia e Maria Lai.
Come di consueto la settimana artistica spagnola è stata animata anche da fiere collaterali, ben quattro. A partire dalla storica ArtMadrid che ha proposto, nella Galería de Cristal del Palazzo di Cibeles, soprattutto operatori nazionali, ma anche internazionali come il bolognese Stefano Forni.
Ha destato attenzione per la tematica particolare Urvanity Art Fair, specializzata in ultra contemporaneo e arte urbana. 30 le gallerie nazionali e internazionali, tra cui C+N Gallery Canepaneri. Ovviamente hanno completato la mostra mercato varie installazioni artistiche sparse per il centro cittadino.
Terzo evento JustMad, focalizzata soprattutto sulle varie sfaccettature dell’arte digitale, che si è tenuta in una location poco distante dal Museo del Prado.
In ultimo Hybrid, esposizione che ricalca lo stile di alcuni spin off statunitensi scegliendo come location l’Hotel Petit Palace Santa Barbara.
Per quanto riguarda le esposizioni artistiche istituzionali, imperdibile è stata la mostra su Lucian Freud, intitolata “Nuove Prospettive”. Dopo la tappa inaugurale alla National Gallery, i cinquanta capolavori dell’artista del XX secolo sono giunti al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza.
Alla Fondazione Mapfre invece una dettagliata retrospettiva su Leonora Carrington, con oltre 180 opere tra dipinti, disegni, fotografie e molto altro, mentre al Museo del Prado i progetti temporanei erano dedicati a Fernando Zóbel e Joaquín Sorolla.
Il Museo Reina Sofia ha scelto di promuovere l’arte latino-americana con il primo focus in Europa sulla guatemalteca Margarita Azurdía, mentre la Fondazione Bancaria Montemadrid, nello spazio de La Casa Encendida, ha portato le opere del giovane brasiliano Maxwell Alexander.
A conti fatti, viste le premesse, Madrid potrebbe davvero guadagnarsi un posto di tutto rispetto tra le capitale europee del mercato dell’arte.
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