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Da Tefaf alla grande mostra di Vermeer: ​​l’Olanda al vertice del sistema dell’arte

A quanto pare l’Olanda è in lizza per soffiare il primato di capitale dell’arte alla Londra post brexit.

A cominciare da TEFAF, che va in senso opposto rispetto alla cancellazione di Masterpiece London 2023. Infatti i risultati della trentaseiesima edizione (270 espositori da 20 paesi) della mostra mercato che riunisce sotto lo stesso tetto settemila anni di storia sono andati oltre le aspettative. Molte le transazioni effettuate anche da istituzioni culturali: ben 250 direttori di musei erano presenti all’opening riservata a personalità e clienti VIP. Ha contribuito al successo della manifestazione anche l’allestimento estremamente curato dello spazio fieristico interno al Mecc, che è stato un perfetto contenitore per i lay out dei singoli spazi riservati alle gallerie.

Tra queste, per raffinatezza ed opere esposte, si sono distanti molti operatori italiani.

Come la Galleria Caretto & Occhinegro  da Torino, che ha transato il dipinto «Ritratto di gruppo come specchio delle Virtù» di Nicolas Maes per 600mila euro e un piccolo olio su pannello circolare del paesaggista fiammingo Herri Met de Bles ( 80mila euro circa). O Alessandra di Castro antichità che ha presentato una collezione di 35 mosaici minuti, eseguiti a Roma fra la metà del XVIII e la metà del XIX secolo. Ha venduto, tra gli altri, una testa di Medusa su fondo di marmo nero firmata da Gioacchino Barberi (120.000 Euro).

Passando al piano internazionale la londinese Trinity Fine Art, di proprietà dello stimato gallerista italiano Carlo Orsi, ha venduto un “Ritratto di studioso” del Tintoretto.

Anche il versante moderno e contemporaneo ha riservato piacevoli risultati: la milanese Bottegantica ha venduto una grande tela di Enrico Prampolini del 1929, «Metamorfosi delle divinità o Il trionfo della civiltà meccanica» (180mila euro). Mazzoleni ha esposto due interessanti opere di Fontana: un taglio unico rosso del 1966 (stimato 1 milione di Euro) e un Concetto spaziale del 1955 (2 milioni circa). Anche la Salamon Fine Art ha presentato un grande esemplare in cristallo del maestro italiano per € 1,6 milioni. Analizzando invece il panorama espositivo ha già fatto molto parlare di sé la grande mostra dedicata a Johannes Vermeer al Rijksmuseum, visitabile fino al 4 giugno e sold out in prevendita. Si tratta dell’esposizione più completa mai realizzata sul grande pittore di Delft, con ben 28 delle 35 tele realizzate dall’artista.

Per riunirle tutte sono stati aggiunti ai capolavori posseduti dal museo anche pezzi da collezioni private provenienti dagli Stati Uniti e dal Giappone. Spostandosi dal capitale e precisamente all’Aia, un’altra interessante mostra coglie l’attenzione degli appassionati d’arte.

Si tratta di Jacobus Vrel, la cui retrospettiva è in corso al museo Mauritshuis. Precursore di Vermeer, ma rimasto finora in una sorta di oblio, la sua figura viene analizzata attraverso una ventina di capolavori che poi verranno esposti a Parigi.  

Insomma l’Olanda è sempre più al centro della scena, perlomeno artistica.

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Elisabetta Roncati

Elisabetta Roncati

Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, Elisabetta ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana ed il Medio Oriente. Consulente in ambito arte crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti. Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media
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