Nella prima delle interviste dedicate al progetto espositivo “Da Beatrice a Cecilia con gli occhi del domani” scopriamo l’arte di Maria Virseda.
Maria Virseda
Quindici artisti, italiani ed internazionali, si sono lasciati ispirare da due delle muse per eccellenza della storia dell’arte, omaggiando al contempo la figura femminile. È nato così il progetto espositivo “Da Dante a Beatrice con gli occhi del domani”, inaugurato lo scorso dicembre in occasione della 17esima Giornata del Contemporaneo.
La prima fase prevedeva una mostra virtuale, ancora visitabile gratuitamente sulla piattaforma artsteps.com, con conseguente sviluppo fisico del progetto nella città di Milano entro l’autunno 2022.
Nell’attesa di poter ammirare dal vivo le opere, la redazione di Art Nomade Milan News ha deciso di presentarvi tutti i protagonisti del progetto a cadenza settimanale.
Partiamo da Maria Virseda classe 1985, nata a Segovia, città spagnola ricca d’arte, storia e cultura. Dopo un percorso accademico presso l’”Escuela de Artes y Oficios Casa de los Picos” e la facoltà di Belle Arti della “Universidad Complutense de Madrid”, specializzazione in “Scultura e Conservazione e Restauro di beni culturali” Maria decide di trasferirsi in Italia, continuando a inseguire la sua passione.
Lei stessa ci introdurrà alla sua arte nelle prossime righe.
Maria Virseda
E.R. Come è iniziata la tua avventura artistica?
M.V. Ho sempre interpretato la realtà cercando di rispondere alle questioni che interessano di più all’essere umano: la ricerca di senso, la fragilità della vita, la sua natura effimera, il desiderio di eternità. La grandezza risiede soprattutto nelle piccole cose: ogni scelta, ad esempio svegliarsi presto o tardi al mattino può cambiare ogni istante. Da quando sono piccola cerco di rendere eterni questi insignificanti momenti effimeri.
E.R. L’attività creativa è il tuo lavoro principale? Maria Virseda
M.V. Sì, sono convinta della necessità di concentrare il tempo e lo sforzo nello sviluppo della tecnica e nella crescita creativa ed intellettuale. Non basta avere una idea: a volte serve ripeterla tante volte finché non si arriva a capirla veramente per riuscire a rappresentarla nella maniera più adeguata.
E.R. Da dove trai l’ispirazione maggiore?
M.V. Mi aggiorno costantemente sull’arte, antica e contemporanea. Le conversazioni, le riflessioni sull’attualità che interessano (e non) il mondo, la letteratura, le canzoni, la musica, perfino la danza. Tutto ciò innesca piccoli pensieri che si contagiano tra di loro e crescono, dando inizio al processo investigativo e di ricerca precedente alla creazione dell’opera.
Maria Virseda
E.R. Come mai hai scelto di partecipare al progetto espositivo “Da Beatrice a Cecilia con gli occhi del domani”?
M.V. In questo momento sto portando avanti un’indagine della figurazione femminile nella quale tutte le donne hanno le caratteristiche di quella Beatrice che Dante ha saputo guardare in modo diverso, di quella Cecilia che ha ispirato Leonardo. Ogni donna dovrebbe essere guardata con quello sguardo. Ogni persona in realtà. La call è arrivata nel momento in cui avevo finito l’opera esposta. Il forte richiamo alla tematica era inevitabile.
E.R. Cosa ti colpisce o influenza delle figure di Dante e Leonardo da Vinci?
M.V. Del primo la maestria raggiunta grazie al talento, oltre che al lavoro ed allo sforzo. Del secondo lo sguardo attento, capace di sorprendersi di ogni piccolo dettaglio e la capacità di rendere quel particolare eterno attraverso la tecnica.
E.R. Puoi descriverci brevemente l’opera in mostra?
M.V. L’opera è una stampa di una scultura da me realizzata. Si intitola “Sol Oriens” ed è realizzata in metallo, gesso e foglia d’oro su una base di roccia di sale dell’Himalaya. Riguardo al senso, sono stata contenta di scoprire che voi avete descritto al meglio con le vostre parole l’intenzione del mio lavoro. Perciò mi rimetto volentieri al vostro giudizio.
Maria Virseda
E.R. Puoi svelarci alcuni dei tuoi progetti per l’anno appena incominciato?
M.V. Certamente. In questo momento sono molto impegnata nella creazione di una serie di sculture pensate per la mia prossima mostra personale a Torino che si svolgerà ad aprile nella galleria Malinpensa. Inoltre sto partecipando ad una selezione per un’importante mostra a Venezia e ho penso di esporre in una fiera d’arte italiana. Sono anche alla ricerca di un’opportunità espositiva a Milano per l’ultimo periodo del 2022. Speriamo che la pandemia non faccia nuovamente cambiare i nostri piani. In ultimo sto finalmente cercando di portare avanti un piano editoriale che mi permetta di avere un collegamento professionale e diretto per spiegare in maniera efficace il mio lavoro.
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