Bauhaus e moda….per una buona causa! – Art Nomade Milan Albers MZ Wallace
La Fondazione Josef e Anni Albers ha lanciato un progetto in partnership con il noto brand newyorkese MZ Wallace
Arte tessile, moda, Africa: tre parole magiche 🙂
Seguo da tempo le attività della Fondazione Albers: galeotta fu una conferenza all’Associazione Studio di Tessitura Paola Besana, quando Paola stessa mi consigliò di leggere il volume On Weaving, la “bibbia” dei textile artist.
Il secondo colpo di fulmine mi ha colta a Düsseldorf, quando ho scoperto che il Kunstsammlung Nordrhein Westfalen esponeva un solo show di Anni Albers, mostra che poi avrebbe proseguito il suo percorso alla Tate Modern.
Una grande storia d’amore, quella tra Josef ed Anni, una storia d’arte, gli inizi al Bauhaus e la prosecuzione negli States, e una storia di tessile, vista la dedizione di Anni verso questa forma espressiva.
Solo in seguito, invece, ho scoperto l’impegno umanitario della Josef e Anni Albers Foundation a favore del continente africano.
Infatti i percorsi di residenza per artisti non si sviluppano esclusivamente negli Stati Uniti, ma anche in Senegal, precisamente nel villaggio di Sinthian.
Bauhaus e moda….per una buona causa! – Art Nomade Milan Albers MZ Wallace
A cosa si deve questa scelta?!
Thread, filo, così si chiama il progetto senegalese, si rifà ai due principi ispiratori dei coniugi Albers: Anni era convinta che si potesse “arrivare ovunque” anche “partendo da zero” e Josef credeva fermamente che perfino con “mezzi minimi” si potesse “ottenere il massimo effetto”. Thread non è solo una residenza per creativi, ma anche un centro culturale ed una fonte di approvvigionamento idrico per il villaggio.
Concetti quali “Occidente” e “mondo in via di sviluppo” vengono davvero messi in discussione.
Tra i partner dell’operazione spiccano la David Zwirner Gallery di New York e l’ONG Le Korsa, che si dedicata alla formazione ed aggiornamento di medici ed insegnanti che operano nell’Africa sub-sahariana.
Le Korsa è anche coinvolta nella nuova iniziativa targata Albers. La fondazione ha lanciato pochi mesi fa una collaborazione con il brand newyorkese MZ Wallace, i cui proventi andranno proprio all’ONG africana.
Il marchio di accessori è stato fondato nel 2000 da Monica Zwirner e Lucy Wallace Eustice, diventando velocemente sinonimo di uno stile di vita moderno, dinamico, senza dimenticare l’eleganza. MZ Wallace è da sempre attenta al sociale: la capsule collection creata per la Josef e Anni Albers Foundation è la nona iniziativa benefica portata avanti dalla società.
Nello specifico è stata creata una tote bag davvero speciale.
Bauhaus e moda….per una buona causa! – Art Nomade Milan Albers MZ Wallace
Di misura media, il design della Metro Tote incorpora citazioni sull’insegnamento e l’apprendimento sia di Josef che di Anni. L’esterno della borsa riporta la scritta: “Il buon insegnamento è più un dare delle domande giuste che un dare delle risposte giuste“. La citazione di Albers è stampata in “Kombinations-Schrift“, un sistema modulare di stencil disegnato da lui durante il periodo al Bauhaus. La stessa massima è stampata su una delle tasche interne, di fianco ad un’altra con una frase di Anni: “Gli studenti si preoccupano di scegliere la loro strada. Io gli dico sempre: “puoi andare ovunque partendo da ovunque”.
Per celebrare gli “Homage to the Square” di Josef Albers la fodera interna e le tasche della tote sono in tre diverse tonalità complementari di rosso.
Bauhaus e moda….per una buona causa! – Art Nomade Milan
Il lancio del prodotto è avvenuto ad ottobre 2019. Una chiusura dell’anno del centenario del Bauhaus avvenuta in bellezza 🙂
La distribuzione continua tutt’ora nei negozi MZ Wallace ed online su mzwallace.com.
Ma, nello specifico, i fondi devoluti a Le Korsa per quale scopo sociale saranno utilizzati?
I proventi di questo progetto andranno ad una struttura senegalese, il Foyer de Tambacounda. Lì vivono oltre 135 giovani donne che hanno deciso di continuare a studiare. Se non fosse per il Foyer queste ragazze sarebbero spose bambine. La struttura dipende interamente dalla ONG Le Korsa per il suo sostentamento.
Arte e fashion possono dunque unirsi in maniera davvero “elettrizzante” (thrilled), citando la parola utilizzata da Nicholas Fox Weber, fondatore e presidente di Le Korsa oltre che direttore della Fondazione Josef e Anni Albers.
No comment yet, add your voice below!